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lunedì 2 marzo 2009

Nucleare? Ci sono alternative… SI'

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Un settore ad alta energia
Sarà completato entro il 2011 il mega impianto fotovoltaico a Montalto di Castro (Viterbo) che diventerà così la struttura più grande d’Italia e una delle più grandi d’Europa. Costerà oltre 4 miliardi di euro e produrrà oltre 40 mila MegaWatt l’anno. Un progetto importante e ambizioso che coinvolgerà 15 mila famiglie che non saranno, quindi, più costrette a ricorrere ad altre fonti energetiche, dal momento che l’energia prodotta coprirà tutto il loro fabbisogno.

Quando si parla di fonti rinnovabili non vanno, infatti, considerati solamente i pannelli solari: per chi sceglie il risparmio energetico c’è anche il fotovoltaico, ossia l’impianto in grado di produrre energia elettrica grazie ad una fonte inesauribile e non inquinante: il sole.

E molti italiani lo sanno bene: è ottimo il bilancio del 2008 per il mercato fotovoltaico che ha raggiunto un giro d’affari di circa 800 milioni di euro, in crescita del 500%. Ed ancora migliori sono le prospettive per il futuro: solo per il 2009 si prevede l’installazione di 250 MW con un fatturato di 1,2 miliardi di euro, pari a un incremento medio annuo del 119% rispetto al +26% fatto registrare dagli altri Paesi europei.
Tanto che secondo una ricerca condotta da EuPD Research con la collaborazione di Assosolare, nel 2010 l’Italia si avvicinerà alla Spagna con 355 MW di potenza installata, solo poco sotto ai 400 MW che costituiscono il nuovo tetto annuale della penisola iberica.

Corre, quindi, l’Italia del fotovoltaico anche grazie ai nuovi incentivi applicati agli impianti fotovoltaici con il meccanismo del “conto energia” che remunera tutta l’elettricità prodotta con una tariffa agevolata e che di fatto ha permesso di superare alcune criticità emerse nei primi anni di applicazione.

Ma chi produca energia da fonte rinnovabile può scegliere anche di beneficiare del meccanismo di “scambio sul posto”. Installando un impianto fotovoltaico non solo non si pagherà l’energia elettrica al Gestore, visto che si auto-produce, ma si otterrà anche un contributo per tutta l’energia prodotta, con tariffe che variano in base al tipo e alla dimensione dell’impianto.
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2 commenti:

  1. bisognerebbe spingere in tal senso le persone fisiche con incentivi, non ne verrebbero che sorprese positive. In Italia bbiamo il sole quasi 10 mesi all'anno e potremmo venderla la corrente in eccesso prodotta e ricavarne ricchezza.

    RispondiElimina
  2. IN ITALIA POTREMMO VIVERE DI SOLE E TURISMO ........... DA NABABBI ,
    INVECE ..... SOB........

    RispondiElimina

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